venerdì 5 settembre 2014

MILITARI E FORZE DI POLIZIA-BLOCCHI STIPENDIALI- IL COCER INTERVIENE.

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Il Cocer interviene nuovamente contro le decisioni del governo per il blocco stipendiale dei militari e degli appartenenti alle forze di Polizia. Il malumore degli insegnanti è presente e ridondante ma ancor più elettrico è il malessere che serpeggia fra i dipendenti con le stellette e non. E' indubbio che anche l'organo di rappresentanza “COCER” deve essere più incisivo e presente in frangenti come questi, visto che il malumore che si respira non nasce solo ed esclusivamente per questo motivo, ma ha origini più lontane nel tempo, a causa degli interventi, o non interventi, come meglio si vuol leggere, del nostro governo nei confronti dell'apparato militare e di Polizia. L'espressione della forza di un governo si legge dalla dialettica politica e dagli interventi politici e legislativi che ne susseguono, dalla possibilità di agevolare la crescita del lavoro, e dalle condizioni in cui versano le proprie forze dell'ordine. Un sistema che viaggia spesso affianco alla corruzione e lontano dalle reali esigenze dei cittadini, è un sistema che basa le sue fondamenta su basi poco solide e palesemente poco democratiche. Orbene, la situazione economica è sicuramente difficile, ma non si possono ignorare i più , per i pochi eletti.

martedì 2 settembre 2014

MARINAI ITALIANI TRATTENUTI IN INDIA - UNA STORIA SENZA FINE CHE METTE IN DISCUSSIONE LA SOVRANITA' ITALIANA.

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I Marò Italiani sono tenuti in scacco dal nostro governo, assente e privo di ogni qualsivoglia iniziativa. Non ci si rende conto che le possibilità di una condanna che possa prevedere anche la Fucilazione, non è da sottovalutare, tanto meno da prendere con leggerezza, come è stata affrontata con leggerezza , da parte delle nostre Istituzioni governative, tutta la vicenda dei due militari. Si potrebbero rimarcare alcuni elementi, ai quali prestare attenzione:
1)  i Paesi nostri tradizionali alleati nella vicenda non hanno dato un grande aiuto all'Italia, perchè in effetti la barca parrebbe essere stata effettivamente di pescatori? secondo indagini formali e informali, a nostro avviso, a questo punto non completamente affidabili, si presume che un errore sia stato fatto, e poi perché la nave si trovava in una zona da sempre considerata (sebbene non nazionale) sotto sorveglianza indiana;
2) in base ai dati in possesso delle autorità internazionali marittime, le quali, hanno taciuto al riguardo: se ci fossero stati margini per sostenere le ragioni dell'Italia lo avrebbero fatto? Che si arrivi alla sentenza capitale è stato escluso dalle autorità indiane, ma le stesse autorità Indiane hanno nuovamente fatto esplicita menzione all'applicazione delle legge antiterrorismo, che prevede anche la pena capitale.
3) Le autorità indiane stanno aspettando che il polverone passi, e , nella loro mentalità, possono occorrere anche diversi anni, pur di dimostrare di non essersi piegate all' Occidente (l'Italia così viene equiparata in quei paesi orientali).
4)  La diplomazia ha i suoi codici non scritti, e i due paesi stanno cercando una via d'uscita che non faccia fare brutte figure a nessuna delle due nazioni (dato che hanno torto entrambe...)
Ma si può essere diplomatici in una situazione del genere,  sulla pelle di due nostri militari?

Seppur siano da tenere in considerazione le anzidette riflessioni, crediamo sia di rilevante interesse l'analisi fatta dall'ingegner Luigi Di Stefano, riportata da Gianni Fraschetti nel sito    www.rivistamilitare.it, che si allega nella parte sottostante. (mar.pdf)

Ma la vicenda non riguarda più il reale sviluppo degli eventi in quel frangente, ma riguarda la perdita di sovranità dello Stato Italiano agli occhi delle altre Nazioni, uno Stato che ha perso voce in capitolo per quanto riguarda gli interventi da porre in essere . La perdita di sovranità d'altronde era insita nello stesso invio di personale militare a bordo di navi mercantili (in questo l'Italia è stata unica nel mondo, dato che i principali alleati hanno imbarcato nelle navi mercantili i tanto detestati "contractors", che hanno l'enorme vantaggio, pur essendo in evidente contatto con i rispettivi Paesi di appartenenza, di non coinvolgerne la sovranità). I due marò hanno facoltà e diritto di considerare la fuga come unica soluzione plausibile in una vicenda così assurda, ove quasi nessuno ha veramente dato un segnale tangibile per la risoluzione del problema. Lo stato Italiano ha pensato di risarcire le vittime, senza neanche considerare che probabilmente le vittime erano realmente pirati del mare. Chi credono possano essere i pirati che attaccano le navi, Società per Azioni? O persone, magari pescatori, che credono sia più redditizio vivere con la pirateria?! Così facendo il nostro Governo ha dimostrato un segno di debolezza che non poteva essere letto come una volontà di risarcire le vittime, ma appariva, in quel contesto, ove gli interessi Internazionali e affaristici riguardanti la possibile corruzione di alcuni funzionari Indiani , da parte di aziende Italiane, come un'ulteriore intenzione di rabbonire la vicenda . Ci sarà un risveglio delle coscienze in un ritrovato orgoglio nazionale? I nostri governanti hanno sempre affrontato con leggerezza le problematiche interne ed esterne, e non si rendono conto che è un sistema che sta per implodere, o forse, esplodere.

MARE NOSTRUM - IL CAVALLO DI TROIA DELL'ISLAM


ISIS,il gruppo jihadista attivo in Siria e in Iraq combatte per il ritorno ad un califfato che basa il suo credo in una religione Islamica radicale. In Israele, Benyamin Netanyahu afferma che hamass e Isis «Sono due rami dello stesso albero velenoso». Per Netanyahu «Entrambi mirano a un Califfato e negano i diritti umani». In Libia i miliziani Islamici prendono l' aeroporto di Tripoli e proclamano la nascita del “Califatto” a Bengasi.
In Nigeria Boko Haram proclama il “Califfato Islamico” nella città di “Cowza” e nel contempo annuncia la sua ennesima vittoria con un filmato in cui vengono ripresi 20 civili giustiziati dagli stessi fondamentalisti.
Non ho mai creduto alle coincidenze e non credo che nulla accada per caso. Il pericolo di un ritorno ad un islamismo estremista è attuale e reale.Non voglio immergermi ad analisi geopolitiche complesse e sicuramente non semplici. La realtà storica è spesso complessa e non sempre raggiungibile. Le cose che dovremmo chiederci è da chi vengono finanziati questi gruppi, visto che sono ben forniti di armi e di mezzi. C'è un reale interesse da parte dell'occidente di sopprimere questo flusso fondamentalista islamico? Quali sono gli interessi (armi, petrolio etcc..) che gravitano su questi conflitti?Vi è forse l'intento di far scaturire un conflitto a più vasta scala per rimpinguare le casse di alcune lobby (armamenti e mezzi destinati alla guerra) in un momento in cui la crisi ed il dissesto sociale sta colpendo una moltitudine di nazioni?
Le seguenti domande vennero poste nel sito http://g-71.blogspot.it/2014/08/invio-di-armi-per-la-difesa-della_20.html, come commento , e la risposta di G-71 fu la seguente:
come finanziano è già risultato evidente, controllano alla fonte le produzioni di stupefacenti, tutto l'oppio che circola sotto forma di eroina e morfina in occidente finanzia i clan islamisti. Oltre a generose donazioni di potenze arabe, specie verso Hamas in odio a Israele.Ogni buon musulmano è obbligato a sostenere la Jihad, che sarebbe la loro evangelizzazione, non opere di bene ma terrore... Sono gli schiavi di Dio, non dimenticarlo ma Dio, come lo intendiamo noi, non ha schiavi, è il Dio degli inferi ad averli e volerli.
La risposta è stata precisa e puntuale, ma io intendevo rifarmi ad un concetto più ampio e non strettamente collegato al finanziamento di denaro, poiché è stato sempre palese il provigionamento primario di denaro degli islamisti. Ma qualcosa a me non quadrava, questa volta notavo che il gruppo ISIS era veramente attrezzato di mezzi e armi, come forse non mai. Il successivo post http://g-71.blogspot.it/2014/08/analisi-strategica-della-strategia.htmldi Nino Arconte è stato magniloquente e più attinente alla domanda che io intendevo porre.
La guerra in afganistan fra la Repubblica Democratica dell'Afghanistan (RDA) supportata da un massiccio contingente di truppe terrestri ed aeree dell'Unione Sovietica, che si contrapponeva ai vari raggruppamenti di guerriglieri afghani collettivamente noti come mujaheddin, appoggiati materialmente e finanziariamente da un gran numero di nazioni estere, fra cui gli USA., ci avrebbe dovuto insegnare qualcosa. Ora i nemici dell'occidente sono gli stessi integralisti finanziati dagli USA e dagli altri Stati europei nel periodo del conflitto, durato dieci anni (1979-18989). Le ideologie degli Stati che si sono viste contrapposte, sostenevano gli uni URSS: HafizullahAmin, e gli altri USA: BabrakKarmal.
La domanda che volevo porre , era capire l' intenzione dell'occidente nei confronti delle guerre che il terrorismo Islamico proclama ogni giorno. Si ha la sensazione che la Russia veda più lontano degli altri, visto il risultato degli eventi.
Un collaboratore della CIA, in un intervista a PressTVAnaheim, in California, ha fatto le seguenti dichiarazioni:” “I finanziamenti arrivano dagli Stati Uniti e dai suoi alleati e il fatto che le persone pensino che questo sia un nemico che deve essere attaccato in Siria o in Iraq è una farsa,dato che è chiaramente qualcosa che abbiamo creato, controlliamo, e solo ora è diventato svantaggioso attaccare questo gruppo come un nemico legittimo”, ha aggiunto l’ex agente della CIA”. Le dichiarazioni di Kelley arrivano in un momento in cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama cerca l’approvazione del Congresso prima di estendere la campagna aerea americana su obiettivi Isis in Iraq e Siria.
Se vuoi risolvere il problema alla radice e rimuovere questa organizzazione, dice ancora Kelley, bisogna togliere i finanziamenti e occuparsi dei responsabili della creazione di questo gruppo”.
Orbene, se le suddette dichiarazioni fossero fondate, cosa  plausibile, potremmo affermare che la Storia si ripete, ma ciò che continua ad essere più assurdo, è che si continuano a commettere gli stessi errori. Quali sono le reali intenzioni dell'occidente davanti a questa crudele realtà? Noi non potremmo mai sapere fino in fondo le strategie e i reali interessi degli Stati, ma almeno, per quanto ci riguarda, dovremmo pensare a valutare gli eventi in maniera più attenta e differente dai canoni usuali della politica interna.
MARE NOSTRUM,  ’operazione militare e umanitaria  iniziata nel Mar Mediterraneo il 18 ottobre 2013 per fronteggiare lo stato di emergenza  in corso nello Stretto di Sicilia, dovuto all’ eccezionale afflusso di migranti.
Il 13 ottobre del 2006 venne annunciata la fondazione del Dawlatal- Iraq al-Islamiyah (Stato islamico dell'Iraq ( ISI ) . Il 9 aprile 2013, essendosi espanso all'interno della Siria, il gruppo adottò il nome diStato Islamico dell'Iraq e del Levante,conosciuto anche come Stato Islamico dell'Iraq e di al-Sham (ISIS).  Nel frattempo mare nostrum accoglieva nel nostro paese ( la porta aperta dell'occidente) Siriani e qualsivoglia extracomunitario proveniente dai numerosi  paesi dell' Africa, senza pensare che fra di loro si sarebbero potuti nascondere i fondamentalisti che oggi combattiamo. Mai nessuno ha pensato che le pseudo azioni umanitarie che Mare Nostrum poneva in essere potevano essere il cavallo di Troia degli estremisti islamici?
Ai posteri l'ardua sentenza, ma, ahimè, da noi sembra che si viva di colletti e cravatte o di gelati e pizze, ma quando incominceremo a ragionare come Stato laico nel reale interesse del nostro paese e degli stessi Italiani?