La cassazione Cassa le multe
contestate dall'agente che non e' in servizio e non indossa la
divisa, poichè non "riveste la qualifica di agente di polizia
giudiziaria". In tal caso dunque non e' tenuto a multare gli
automobilisti. Il vigile in borghese aveva fatto la contravvenzione
ad una signora a cui poi l'aveva recapitata a casa. I giudici del
palazzaccio ricordano che "gli agenti preposti alla regolazione
del traffico e gli organi di polizia stradale di cui all'art. 12 del
Codice, quando operano sulla strada devono essere visibili a distanza
mediante l'uso di appositi capi di vestiario o dell'uniforme".
I giudici di Piazza Cavour sottolineano che "come risulta da
quanto riportato nella sentenza impugnata e da quanto ammesso dallo
stesso Comune, il verbale di contestazione e' stato redatto da un
agente della polizia municipale in abiti civili e fuori dal servizio
di vigilanza che si trovava a bordo della propria autovettura nel
flusso del traffico". Per questo, conclude la Corte, "l'agente
di polizia municipale nel momento dell'accertamento dell'infrazione
contestata a [...] non rivestiva la qualifica di agente della P. G.
come sostenuto dal Comune".
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