La
Corte di Cassazione, con la sentenza 20 luglio 2012, n. 12697, ha
deciso che la discussione verbale accesa ed aggressiva nei confronti
del proprio datore di lavoro non delinea una causa di licenziamento,
in quanto non inquadrabile come atto di grave insubordinazione, così
come previsto dall'art. 45, n. 11 del R.D. n. 148/1931
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