martedì 22 maggio 2012

SOSTE SUI PARCHEGGI A PAGAMENTO - MULTE ANNULLATE


 Il Ministero dell’Interno deve imporre ai Comuni che hanno imposto le strisce blu senza la previa individuazione delle aree aventi i requisiti di cui all’art 7 del Codice della strada, la restituzione di quanto pagato dai cittadini negli ultimi 5 anni per i divieti di sosta in tali aree. 
Nello specifico i Comuni che per il Codacons devono essere chiamati a restituire gli introiti delle sanzioni, sono i seguenti:
  • quelli che hanno adottato le strisce blu senza aree gratuite in zone non ztl o pedonali e senza deliberare le ragioni specifiche che giustificassero tale imposizione pecuniaria;

     
  • quelli che, pur avendo deliberato l’individuazione di tali aree come soggette a particolare rilevanza urbanistica, lo hanno fatto illegittimamente, ossia in mancanza dei presupposti voluti dal Codice della strada (ad esempio individuando zone a bassa densità abitativa o zone periferiche).
Per il Codacons in Italia sono oltre 3.000 i Comuni di media grandezza che non hanno provveduto agli adempimenti voluti dalla legge e che ora rischiano di cadere nei rigori della Cassazione. La sentenza in questione, inoltre, comporterà delle conseguenze per gli automobilisti. Nel dettaglio:
  • I cittadini che hanno ricevuto una multa per sosta irregolare nelle strisce blu, laddove ravvisino l’assenza di posteggi gratuiti nelle aree limitrofe a quella dove è stata elevata la contravvenzione, e qualora non si tratti di aree pedonali o ztl possono, entro 60 giorni dalla notifica del verbale di contravvenzione, presentare ricorso dinanzi al Giudice di pace o Prefetto, ai sensi degli articoli 203 e seguenti del Codice della Strada e della legge 24 novembre 1981 n. 689; 

     
  • Nel ricorso occorre fare riferimento alla sentenza della Corte di Cassazione deducendo che non esistono aree gratuite nelle zone limitrofe a quella dove è stata elevata la multa. Se il comune si oppone nel giudizio esibendo una delibera adottata in data anteriore a quella della contravvenzione, delibera con la quale individua la strada come area pedonale, ztl o di rilevante valore urbanistico, il cittadino – ove non si ravvisino in concreto i presupposti giustificativi della delibera comunale (come nel caso di zone periferiche o semiperiferiche o nelle quali non vi sia alcun particolare problema di traffico) – potrà chiedere comunque al giudice di pace l’annullamento della multa previa sospensione della stessa; 

     
  • Per valutare la fattibilità dei singoli ricorsi è opportuno farsi assistere da un’associazione dei consumatori. Il Codacons mette a disposizione i propri consulenti in tutta Italia, con i quali è possibile fissare un appuntamento contattando il call center 892-007

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