Quando si passa con il rosso non basta la foto delle
telecamere per il controllo della velocità: deve esserci un vigile presente che
sta effettuando i controlli al quale si può fare anche una contestazione
immediata. Lo stabilisce la sentenza n. 7388 della seconda Sezione civile della
Cassazione che ha annullato la multa ad un cittadino di Modena che si era visto
recapitare un verbale per essere passato col rosso la cui infrazione era stata
fotografata dall'apparecchio “Fhotored” (un sistema simile a quello
dell'autovelox).
Lorenzo S., inoltre, non aveva potuto fare obiezioni immediate dato che non c'era alcun vigile vigile a contestargli l'infrazione. Il cittadino, quindi, ha fatto ricorso in Cassazione che ha poi annullato la sentenza del giudice di pace di Modena confermativa della multa. Scrivono i giudici del Palazzaccio: «La mancata presenza in loco di agenti operanti per un verso preclude la possibilità di contestazione immediata nei casi in cui ciò sia possibile, così eludendo il precetto legislativo al riguardo e, per altro verso, non consente di verificare le concrete situazioni in cui l'apparecchio di rilevamento automatico opera, consentendo possibili equivoci, non risolubili con certezza, proprio l'assenza degli agenti sul posto».
Lorenzo S., inoltre, non aveva potuto fare obiezioni immediate dato che non c'era alcun vigile vigile a contestargli l'infrazione. Il cittadino, quindi, ha fatto ricorso in Cassazione che ha poi annullato la sentenza del giudice di pace di Modena confermativa della multa. Scrivono i giudici del Palazzaccio: «La mancata presenza in loco di agenti operanti per un verso preclude la possibilità di contestazione immediata nei casi in cui ciò sia possibile, così eludendo il precetto legislativo al riguardo e, per altro verso, non consente di verificare le concrete situazioni in cui l'apparecchio di rilevamento automatico opera, consentendo possibili equivoci, non risolubili con certezza, proprio l'assenza degli agenti sul posto».
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