venerdì 18 maggio 2012

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE INERTE - INTIMAZIONE AD ADEMPIERE - NOMINA DI COMMISSARIO AD ACTA


La Corte di Cassazione con sentenza n. 8318/11, che ha dato torto al Comune di Milano nella causa ha colto il ricorso della Fondazione Irccs, Istituto Nazionale dei Tumori, contro il Comune di Milano, poiché nella bolletta veniva addebitato il servizio di depurazione, inesistente..
In prima e seconda istanza, i giudici nell'interpretare l'art. 14 della legge36/94, asserivano che vi fosse l'obbligo del pagamento della tariffa anche in assenza del servizio di depurazione dell'acqua.
La Suprema Corte, ha però controvertito i giudizi di primo e secondo grado,accogliendo il ricorso dell'Istituto, sostenendo che, "a fronte del pagamento della tariffa, l'utente riceve un complesso di prestazioni consistenti, sia nella somministrazione della risorsa idrica, sia nella fornitura dei servizi di fognatura e depurazione",perciò, se il servizio non c'è, non va pagato. Anche la Corte Costituzionale con sentenza n. 335 del 2008 aveva ritenuto incostituzionale la norma che imponeva ai cittadini il pagamento di un servizio di depurazione inesistente.



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