domenica 20 maggio 2012

MOBBING - NON PIU' UN REATO


La S.C. di Cassazione,con la sentenza n. 685 del 13 gennaio 2011, ribalta l'orientamento giurisprudenziale e decide che il “Mobbing” non è più configurabile come reato poiché alcuna norma contempla la fattispecie in esame. Il legislatore non ha ancora colmato il vuoto legislativo  nonostante una delibera del Consiglio d'Europa del 2000, che vincolava tutti gliStati membri a dotarsi di una normativa corrispondente. In pratica,il vuoto normativo stoppa ogni possibile procedimento. E' "certamente percorribile, invece, la strada del procedimento civile, costituendo il mobbing "titolo per il risarcimento del danno eventualmente patito dal lavoratore in conseguenza di condotte e atteggiamenti persecutori del datore di lavoro o del preposto". Nella specifica sentenza i giudici della Cassazione riconoscono l'esistenza del Mobbing e benché rinviano il tutto ad un'azione risarcitoria in sede civile, ricordano che "il legittimo esercizio del potere imprenditoriale deve trovare un limite invalicabile nell'inviolabilità" del diritto "alla salute, del rispetto della sicurezza, della libertà e della dignità umana nell'esplicazione dell'iniziativa economica". Altrettanto"imprescindibile" - conclude la Suprema Corte - è"l'esigenza di impedire comunque l'insorgenza o l'aggravamento di situazioni patologiche pregiudizievoli per la salute del lavoratore, assicurando allo stesso serenità e rispetto nella dinamica del rapporto lavorativo, anche di fronte a situazioni che impongano l'eventuale esercizio nei suoi confronti del potere direttivo o addirittura di quello disciplinare".
Giova segnalare i pronunciamenti giurisprudenziali della Corte Costituzionale n. 133/2004 e la Sentenza del Tribunale di Pinerolo n. 119/2004.
A tal proposito, conla sentenzan. 12048 del 31 maggio 2011 (Pres. Miani Canevari, Rel.Filabozzi), la Suprema Corte di Cassazione , Sez. Lavoro, ha affrontato il delicato tema del mobbing verticale.
Meno recente, ma altrettanto importante ritengo sia la sentenza della Cortedi Cassazione Sezione Lavoro, dell' 8 maggio 2007, n. 10430,nella quale viene stabilito che il “Mobbing” può essere provato anche attraverso le registrazioni audio.

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