Esternalizzazione negli ospedali.
La spesa aumenta ed i lavoratori hanno una busta paga più leggera.
Ufficialmente c’è il blocco delle assunzioni per pareggiare i conti, ma nel
contempo vengono istituiti appalti milionari per le cooperative. Le Asl pagano alle
cooperative la contribuzione piena ma le cooperative versano all’imps meno
della metà, e si lucra sulle spalle dei lavoratori.. La Procura di Roma, dopo
un servizio di Report, apre un’inchiesta nel merito. A conti fatti, alla fine,
così come dimostrato dalla trasmissione anzidetta, pagare gli ausiliari delle
copperative costa di più che non assumerli direttamente nell’azienda Sanitaria.
A questo punto ci si potrebbe chiedere, perché!?? Ognuno si può dare una
risposta. L’assessore Romano “Battaglia” firma tre protocolli d’intesa per la
reinternalizzazione, ma non succede nulla, è come sbattere su un muro di gomma.
Dopo tante rimostranze, sembra succeda qualcosa di buono, Piero Marrazzo,
allora Presidente della Regione Lazio, oltre che pensare ai Trans, prende
in esame il problema e commissaria l’assesorato alla Sanità. Ma continua a non
succedere nulla e la Cooperativa OSA si aggiudica l’appalto per i servizi di
oltre 13.000.000 di Euro. E’ bastato spostare dal bilancio del blocco delle
assunzioni alla voce dei “Beni e Servizi” ed ecco che il gioco è fatto. Il 5
giugno 2009 Il presidente della regione “Marrazzo” sconfessando il suo
assessore alla Sanità, scrive al Vice Ministro della Salute “Fazio”, ammettendo
che il personale esternalizzato delle cooperative determina un onere superiore
rispetto al personale dipendente. Ecco che allora, oltre ai protocolli
d’intesa, che servono giusto se si soffre di incontinenza, vengono emanate
delle circolari, su cui i direttori amministrativi della Aziende ASL dovrebbero
tenero conto, riguardanti proprio l’internalizzazione del personale esterno
alle dirette dipendenze dell’Azienda Sanitaria. Ahimè,, credo che gli interessi
opposti siano superiori a quelli della pubblica amministrazione e degli stessi
lavoratori. La Corte dei Conti fa presente che la spesa così come indirizzata ,
con gli esternalizzati, è superiore a quella che dovrebbe essere con i
lavoratori dipendenti, ma anche la corte dei Conti può sprecare il suo tempo,
perché se non incide sulla responsabilità contabile degli amministratori,
parlerà invano. I riferimenti di cui sopra riguardano nello specifico la
regione Lazio, ma è uguale ovunque. In Sardegna, è la medesima realtà, come
dire, c’è posto per tutti. Cambierà qualcosa!!???
Mi verrebbe da esclamare, sarebbe
il caso di levare qualche scalpo!!?
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