Secondo
la Cassazione l'automobilista che ha preso una multa può impugnare la sanzione
contestando il posizionamento dell'autovelox fisso. Questa scelta, infatti, non
rientra nell'ambito dell'attività discrezionale della pubblica amministrazione
ma deve avvenire nel pieno rispetto dei parametri contenuti nel codice della
strada. Lo ha affermato la seconda sezione civile della cassazione con sentenza
3701/2011 che ha accolto il ricorso di un automobilista
multato per eccesso di velocità da un autovelox fisso. Secondo il trasgressore
la via non aveva i requisiti per essere definita “strada urbana di scorrimento”
con la conseguenza che la sanzione doveva essere annullata. Il tribunale ha
respinto la domanda affermando che far rientrare una strada tra quelle urbane
di scorrimento rappresenta una questione di discrezionalità tecnica riservata
agli organi della pubblica amministrazione. La Cassazione, però, ha rovesciato
il verdetto affermando che esula dalla discrezionalità amministrativa
l'inclusione di una strada nell'elenco contenuto nel decreto del Prefetto e
che, di conseguenza, il giudice può valutare che sia stata valutata la normativa.
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